Terapia di Gruppo

La terapia di gruppo è una forma di psicoterapia in cui l'intervento clinico viene effettuato in un
setting gruppale

La Terapia di Gruppo

  • Articolo scritto dal Dott. Gianluca Battista


Le sedute di gruppo consistono in incontri periodici il cui scopo principale è l’espressione di sentimenti e vissuti in un ambiente protetto ed il raggiungimento della consapevolezza delle proprie dinamiche interne ed interpersonali.

Si tratta di un gruppo di evoluzione e sviluppo personale dove ciascuno dei partecipanti ha la possibilità di effettuare un lavoro individuale (una “esplorazione”) in cui è assistito da un agevolatore e può utilizzare uno o più componenti del gruppo in qualità di personaggi e/o figure della sua esistenza e/o della sua immaginazione.

I membri del gruppo possono avvalersi o meno di questa possibilità.

Essi sono totalmente liberi di parlare o di non parlare, di compiere un lavoro di esplorazione e di non compierlo, di partecipare o meno al lavoro degli altri se si è stati chiamati a farlo, di offrire un ‘feedback’ o di negarlo, di ascoltare e di negare quanto avviene, di rimanere in gruppo o di uscirne.

Alla base del buon funzionamento del gruppo vi sono delle regole che consentono ad ognuno di rispettare la libertà degli altri:

  • La discrezione e confidenzialità: non si deve parlare al di fuori di quanto accade nel gruppo; questo darà la tranquillità necessaria per esprimersi liberamente
  • L’astinenza da relazioni esterne tra i componenti del gruppo: permette di mantenere la propria autonomia e la propria disponibilità nelle diverse situazioni emotive che possono crearsi all’interno del gruppo. Durante lo svolgimento dell’incontro di gruppo, si è terapeuti a vicenda: perciò è utile rispettare la riservatezza ed evitare di vedersi all’esterno
  • L’esclusione di osservatori casuali: permette al gruppo, libero da interferenze esterne, di raggiungere progressivamente coesione, solidarietà, complicità ed intimità
  • Il non fumare: consente di utilizzare creativamente le motivazioni e le tensioni che portano all’atto sterile e dannoso del fumare
  • Il tempo a disposizione fisso: fa si che ognuno utilizzi il gruppo lasciando spazio agli altri, complessivamente il gruppo dispone di un’ora e mezzo/due e mezzo a secondo del numero di partecipanti
  • Esprimersi invece di dialogare: durante tutte le fasi dell’incontro di gruppo non è consentito dialogare con la persona che in quel momento ha la parola, anche quando si viene direttamente interpellati da essa. In questo caso si dovrà aspettare il proprio turno, inserendo tale vissuto all’interno del proprio lavoro; oppure, se il turno è passato o si è in una fase che non prevede interventi, si potranno far presenti all’agevolatore le esigenze emerse al momento
  • Il “basta davvero!”: è una formula convenzionale che, pronunziata da chi sta compiendo un’esplorazione in profondità, gli permette di interrompere il suo lavoro, richiamando il gruppo a sospendere e fermare del tutto ed immediatamente l’interazione in corsoLa seduta di gruppo ha una struttura ed attraversa delle fasi, che corrispondono alle fasi di precontatto (inizio), contatto (durante), postcontatto (fine).

Dott. Gianluca Battista - gianluca9969@gmail.com - Iscritto all'Ordine degli Psicologi della Regione Lazio col n. 10157


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